
Da quando Le Iene hanno mandato in onda il servizio sul cosiddetto "Blue Whale" è un dilagare di segnalazioni su adolescenti che si tagliano e progettano il suicidio.
Mi occupo di cutting e autolesionismo sin dai tempi dell'università: parlo ormai di quasi 15 anni fa.
I telefonini non erano ancora connessi ad internet, i modem erano lenti, ci collegavamo con i cavi del telefono che attraversavano le stanze e Facebook non era che un piccolo embrione nella testa di Mark Zuckenberg.
Già allora, però, gli adolescenti facevano cose come ascoltare musica triste, guardare film horror, ubriacarsi, drogarsi, tagliarsi e a volte anche ammazzarsi.
Anche io ho fatto alcune di queste cose, molto probabilmente anche molti di quelli che stanno leggendo quest'articolo e molti dei loro figli e delle loro figlie.